giovedì 20 febbraio 2014

Montepulciano, vitigno autoctono, qualità dal "cuore d'Italia"

Il vitigno autoctono Montepulciano è stato il protagonista della serata di degustazione che la Sezione ONAV di Vercelli ha organizzato venerdì 7 febbraio scorso presso il Circolo Ricreativo Vercellese.
La preziosa collaborazione di importanti produttori abruzzesi e marchigiani ha permesso alla sezione vercellese di presentare, nel corso di una piacevolissima serata di degustazione, diversi vini la cui alta qualità trae origine dalla sapiente elaborazione del Montepulciano. Vini che rappresentano al meglio la tradizione enologica dell'Italia centrale, che ha saputo affrancarsi da un'immagine passata che legava il Montepulciano ad un'enologia più quantitativa che qualitativa.
Accompagnati dalla passione per l'arte enologica di Alessandro Moroder, storico produttore anconetano, sono stati degustati i seguenti vini:
Cantina Zaccagnini, Myosotis, Cerasuolo d’Abruzzo DOC 2012
Tenuta I Fauri, Montepulciano d'Abruzzo Baldovino DOC 2012
Cantina Zaccagnini, San Clemente Montepulciano d'Abruzzo DOC, Terre di Casauria Riserva 2010
Azienda Agricola Moroder, DORICO Conero Riserva DOCG 2009
Bosco Nestore, Don Bosco, Montepulciano d'Abruzzo DOP 2008
Dino Illuminati, Zanna, Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane D.O.C.G. Riserva 2008
Fattoria Le Terrazze, Sassi Neri, Conero DOCG Riserva 2008
Gianni Masciarelli, Villa Gemma, Montepulciano d'Abruzzo DOP, 2006 
Il Montepulciano è una delle uve a bacca rossa più conosciute e più importanti d'Italia e, come emerge dai dai ISTAT 2010, risulta essere il secondo vitigno, dopo il Sangiovese, coltivato su una superficie di quasi 39 mila ettari.
La presenza di produttori delle due regioni elettive di coltivazione, Marche ed Abruzzo, ha permesso un valido confronto fra diverse aree produttive; confronto che ha confermato la "bontà" delle scelte di alcuni lungimiranti produttori, convinti (ed Alessandro Moroder è proprio uno di questi) che con le uve della propria terra e con l’ausilio delle più moderne tecniche enologiche, si possono creare grandi vini.
Ed il momento degustativo ha confermato in pieno il valore qualitativo della selezione presentata: dal "giovane" e fresco Cerasuolo, al Dorico Riserva 2009 ed al Montepulciano d'Abruzzo 2006, vini importanti, che si aprono al naso con un "bouquet" completo e compiuto e poi in bocca austeri, densi e concentrati, ricchi di aromi, per regalarci complesse sensazioni e piacevolissimi ricordi.
La serata si è chiusa con un brindisi all'ospite, Alessandro Moroder, che ha saputo, con eleganza e discrezione, trasportarci "nel cuore d'Italia" da cui si origina anche il suo straordinario Dorico DOCG.
E si è brindato con il "Rosè Osè" Metodo Classico, Vendemmia 2011 di Dora Sarchese; ancora un’elaborazione intelligente del Montepulciano d'Abruzzo, protagonista di un raffinato spumante dallo splendido colore rosa ciliegia e dall'intenso profumo di frutta a bacche rosse.
Degna conclusione di una piacevole ed “impegnativa” serata alla scoperta del Montepulciano  d’Abruzzo.
 
Le foto della serata sono di Donatello Lorenzo, Consigliere ONAV e fotografo in Vercelli.