martedì 15 novembre 2011

Bramaterra, un vino ed un territorio da scoprire

La Sezione ONAV di Vercelli in collaborazione con la Sezione ONAV del Piemonte, l’Associazione Interprovinciale per la Vitivinicoltura di Pregio nelle Colline del Bramaterra, l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Vercelli, il Comune di Roasio e l'Associazione Promoriso ha organizzato una serata  di degustazione dedicata alla D.O.C. Bramaterra ed aperta a tutti gli Assaggiatori piemontesi.
L'invito e' stato raccolto da più di 140 Assaggiatori provenienti da tutto il Piemonte che, giovedì 10 novembre scorso,  hanno affollato il Salone Comunale Polivalente Virtus,  messo a disposizione dal Comune di Roasio, per degustare il Bramaterra, autentica gemma dell'enologia piemontese.
Tra i numerosi ospiti, l'Assessore all'Agricoltura della Provincia di Biella, Guido Dellarovere (che proprio nel 2010 ha ottenuto il diploma di Assaggiatore), il Vice-Presidente Nazionale dell'ONAV, Lorenzo Marinello, accompagnato dai Consiglieri Nazionali, Ezio Alini e Giancarlo Mirone ed alcuni tra i Sindaci del Bramaterra.
L'intenso programma e' iniziato alle ore 20,00 con la presentazione del territorio del Bramaterra attraverso la visione di un filmato "Bramaterra, un territorio ed un vino da scoprire" realizzato utilizzando le splendide fotografie di Donatello Lorenzo, fotografo in Vercelli.
E, subito dopo gli onori di casa di Ubaldo Gianotti, Sindaco di Roasio, e' iniziata l'"impegnativa" degustazione del  Bramaterra, tecnicamente guidata da Ermanno Raffo, nella duplice veste di Delegato dell'ONAV di Vercelli e di Presidente dell'Associazione Vitivinicola del Bramaterra e del Lessona, con il prezioso supporto di due Tecnici che assistono i vitivinicoltori biellesi e vercellesi, Enrico Fileppo, Enologo, e Michele Colombo, Agronomo.
Sul palco assieme ai Tecnici sono saliti i principali "attori" della serata, i Produttori del Bramaterra che hanno raccontato con passione e competenza delle loro vigne, delle cantine e, soprattutto, del frutto del loro lavoro: il Bramaterra.
Ben 11 vini, suddivisi in diverse annate, sono stati selezionati e presentati al giudizio attento dei degustatori, per rappresentare al meglio il territorio dei sette comuni dalle cui ripide, aride colline, dalle rocce rosse frantumatesi nei millenni, vengono ottenuti.
Si è iniziato con l’annata più recente, il 2007, di 5 produttori:
Odilio Antoniotti (Sostegno),
Matteo Baldin (Lozzolo),
Carlo Colombera (Masserano),
Paolo Mussa (Lozzolo),
Tenute Sella (Villa del Bosco).
Sono stati poi confrontati due vini del 2006, "La Ronda" di Lodovico Barboni di Roasio con il Bramaterra del giovane Stefano Vampari di Masserano.
La degustazione e' proseguita con un Bramaterra 2004 di Roberto Diana e un 2003 di Adriano Sartor, entrambi di Brusnengo, per poi chiudere questa "intensa" prima parte con "La Palazzina", Bramaterra 2000 prodotto da Leonardo Monta' di Roasio.
Ma gli Organizzatori hanno voluto riservare ai numerosi partecipanti un assaggio particolarissimo, un Bramaterra annata 1985, 26 anni di invecchiamento  che non hanno scalfito le peculiarità tipiche di questa ricercatissima D.O.C..
E cosi', grazie all'impeccabile servizio degli amici dell'ONAV,  tutti hanno potuto apprezzare del Bramaterra  il bel colore rosso granato con splendenti riflessi aranciati, il profumo complesso, in cui si scoprono mille sfumature e mille essenze straordinariamente eleganti, ed in bocca armonia, mineralità, tannini presenti ma tendenzialmente morbidi, equilibrio tra alcol ed acidità, ed infine gradevoli sensazioni speziate e minerali, con una liquerizia piacevole che rimane a ricordo di un grande ed inimitabile vino.
Come degna conclusione di una serata "speciale" un piatto di "vera" panissa vercellese che l'Associazione Promoriso, rappresentata dal suo Presidente  Quirino Barone, ha voluto offrire agli ospiti, accompagnandola, "dulcis in fundo",  con le favolose torte di riso, che ben si sono abbinate al Moscato d'Asti DOCG che i Produttori di Moscato d'Asti Associati (rappresentati dal giovane enologo Daniele Bianco) hanno messo a disposizione per chiudere in bellezza questo importante appuntamento enologico.
Ringraziamenti:
all'infaticabile Ubaldo Gianotti,
alle nostre "ragazze",  Barbara, Cristina, Laura, Patrizia,
ai nostri "boys", Giovanni, Paolo e "Pino",
al grande fotografo, Donatello, (come sempre sue le foto della serata),
ai vitivinicoltori (Odilio Antoniotti, Matteo Baldin, Nino Barboni, Carlo Colombera, Orlando Cremonini, Roberto Diana, Cristiano Garella, Leonardo Monta', Paolo Mussa, Adriano Sartor, Stefano Vampari),
ai Tecnici, Enrico e Michele,
a Umberto Gilodi.


.

sabato 5 novembre 2011

La Borgona, finalmente

Pubblico finalmente una breve cronaca e le belle foto, scattate da Donatello (tutte meno una, quale sara'?), del viaggio di studio (e che studio!) in Borgogna che la Sezione ONAV di Vercelli ha organizzato dal 21 al 22 ottobre scorso, visitandone tre tra le piu' importanti zone vitivinicole (Beaujolais, Côtes de Nuit, Mâcon).

L'arrivo in Francia:
per un buon inzio di giornata, alle otto una colazione "rustica": Gorgonzola, Toma piemontese ed Arneis! ... e subito dopo  al "lavoro". Grazie alla presentazione ed alle spiegazioni tecniche di Jean Luc Longere presso la Maison du Beaujolais a St. Jean d’Ardiere,

finalmente scopriamo il "terroir" Beaujolais e i suoi splendidi vini rossi e bianchi (cosi' poco conosciuti in Italia!).
E nel primo pomeriggio visita quasi d'obbligo a Plaisir en Beaujolais, enoparco creato da Georges Duboef, attorno al mondo della viticoltura e dell'enologia e dedicato al Beaujolais, con particolare riferimento al Nouveau, che tanta fortuna porta all'economia del territorio.
In tardo pomeriggio arrivo a Beaune, cena e finalmente riposo, anche per preparaci alla visita del giorno dopo a Clos de Vougeot.
Al sabato, sveglia mattutina e partenza per la "route des Grands Crus" e prima tappa al Castello di Clos de Vougeot, che indubbiamente  rappresenta il simbolo della storia millenaria della Bourgogne.
Iniziamo la visita al Castello di Vougeot che fu eretto dai monaci cistercensi dell’abbazia di Citeaux nel XII secolo; la superficie di Vougeot occupa poco più di 67 ettari di cui 50,6 sono occupati dalla denominazione Grand Cru, che risulta per questo essere il più vasto vigneto Grand Cru della Cote de Nuits.
I monaci diffusero la coltivazione della vite, svilupparono la ricerca enologica che fortunatamente venne tramandata, dopo i bui anni medioevali, non solo in Borgona, ma in tutto il mondo enologico.
Attualmente la proprietà è divisa in centottantadue appezzamenti, in mano a ben novantasei proprietari. Nella cantina del castello di Clos de Vougeot si riunisce piu' volte nel corso dell'anno la Confrérie des Chevaliers du Tastevin, associazione che mira a valorizzare e promuovere la produzione enologica della Borgogna.
Seconda importante visita del mattino a Domaine de Montmain di Bernard Hudelot a Villars Fontaine, "piccola" azienda con una superficie di 23 ettari, con una produzione del 40% di grandi vini bianchi e del  60% di vini rossi.
Bernard Hudelot, enologo, insegnante di matematica, esperto di biologia vegetale, appassionato viticoltore ci ha presentato con grande competenza e passione i vini che maggiormente "ama" in una lunga ed interessante degustazione.
Dopo il pranzo a l'Auberge du Coteau a Villars Fontaine, ritorno a Beaune e visita al Centro Storico del cuore commerciale e tecnico della Borgogna.
Infine domenica, terzo ed ultimo giorno, con partenza da Beaune ed arrivo nel Mâconnais con la visita alla grande Cave de Prissé Sologny Verzé dei Vignerons des Terres Secrètes.
Dopo la visita  alla Cave, accompagnati dal giovane Presidente, abbiamo potuto degustare quasi tutta la gamma della produzione enologica, dai bianchi ai rossi per concludere (12 degustazioni!) con i Cremants di Bourgogne e visitare l'interessantissima aula didattica dedicata alla scoperta, alla conoscenza ed alla memorizzazione dei profumi.
Degna conclusione del viaggio il pranzo presso Ferme Auberge du Colombier a Vernoux a base di pollo di Bresse (il solo pollo al mondo a beneficiare, dal 1957, di una Denominazione di Origine Controllata!) accompagnato dai vini dei Vignerons des Terres Secrètes ed imancabile foto sotto il grande Pollo di Bresse in acciao lucente.
Ed infine rientro in Italia gia' pensando all'organizzazione del Viaggio di Studio del 2012, molto probabilmente dedicato alle Cotes de Rhone ed al vino forse piu' famoso, Chateauneuf-du-Pape.