domenica 20 gennaio 2013

Il Grignolino: testabalorda, anarchico e individualista...

“… testabalorda, anarchico e individualista”, così Veronelli nella sua “Guida all’Italia Piacevole” definiva nel 1972 il Grignolino. Vino delle Regine, ottenuto da un vitigno, il Grignolino, delicato e di bassa resa, la cui rara produzione si concentra soprattutto sul territorio collinare compreso tra le Colline Astigiane ed il Monferrato Casalese.
Vino dalla forte personalità e non facile da domare, eppure come ha scritto Mario Soldati: "Il Grignolino, tra tutti i vini piemontesi è certamente il più delicato. Insomma, non si adatta assolutamente alla brutalità del consumismo".
E proprio per queste sue particolarità che la Sezione ONAV di Vercelli organizza per venerdì 1 febbraio p.v. presso il Circolo Ricreativo Vercellese (via G. Ferraris, 52, Vercelli) con inizio alle ore 21:00 una serata dedicata alle due D.O.C. del Grignolino, Monferrato Casalese ed Asti.
L’enologo astigiano Mario Redoglia presenterà il Grignolino di alcune importanti aziende vitivinicole astigiane ed alessandrine e ci guiderà nella scoperta di questo straordinario vino dal fascino discreto, come quello delle persone veramente raffinate ed eleganti, derivato da uno dei vitigni più antichi del Piemonte:
Grignolino d'Asti 2011 
Az Agr. Fratelli Durando, Portacomaro (AT)
Grignolino d'Asti 2011
Moncucchetto
, Az Agr. Fratelli Biletta, Casorzo (AT)
Grignolino d'Asti 2011
Terre dei Roggeri
, Cantina Sociale di Castagnole Monferrato, Castagnole Monferrato (AT)
Grignolino del Monferrato Casalese 2011
Bricco del Bosco Az Agr. Accornero
, Vignale Monferrato (AL)
Grignolino del Monferrato Casalese 2011
Bricco Mondalino, Agricola Gaudio Mauro, Vignale Monferrato (AL)
Alla degustazione del Grignolino seguirà l'assaggio di una pregiata specialità gastronomica locale:
la "paletta", insaccato a base di carne suina, tipico prodotto alimentare, già identificato in alcuni documenti sabaudi del XVIII secolo, è riconosciuto come nativo dell'alto Biellese intorno all'anno 1774.  La particolarità del suo nome deriva dalla presenza dell'osso piatto della scapola, a forma di pala appunto, in cui il muscolo della spalla assume la tipica forma a cucchiaio. La parte centrale della spalla del suino è quindi tagliata nel mezzo e messa sotto salamoia con vino di qualità, erbe, bacche e aromi vari, e, dopo essere insaccata, si appende ad asciugare in stanze ben areate. A stagionatura avvenuta la "paletta" viene cotta, disossata e pronta per essere finalmente gustata in tavola.
La serata è aperta a tutti e per i Soci ONAV è previsto un contributo di € 10,00, per i non Soci di € 20,00.
Il numero di partecipanti è fissato in un massimo di 50 e si ricorda a tutti di portare la valigetta con i bicchieri da degustazione.
Per informazioni e prenotazioni, Laura Capellino, Segretaria ONAV Vercelli,
email: laura.capellino@email.it
Le foto inserite in questo articolo sono di Ermanno Raffo.

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