lunedì 14 febbraio 2011

Il Gattinara ed i Suoi Produttori

Lorella Zoppis Antoniolo
Proseguendo nel “percorso” dedicato alla conoscenza dei vini dal vitigno “nebbiolo”, che, iniziato con il Bramaterra, ha “toccato” tappe importanti come il Barbaresco ed il Ghemme, la Sezione vercellese dell’ONAV ha organizzato per lunedì 31 gennaio scorso, a Vercelli, una serata di degustazione dedicata ad uno storico vino piemontese il Gattinara ed intitolata “I Nebbioli dell’Alto Piemonte e il Gattinara”.
Il Consorzio di Tutela dei Nebbioli dell’Alto Piemonte ha assicurato la piena collaborazione all’iniziativa e cinque produttori gattinaresi, aderenti al Consorzio, hanno partecipato con i loro vini alla serata, ospiti graditissimi:
Lorella Zoppis Antoniolo, Emanuele Anzivino,
Mauro Franchino, Franco Patriarca,
Cinzia Travaglini. 
Emanuele Anzivino
Mauro Franchino
La serata si è svolta in una sala gremita da un pubblico attento e preparato, che ha dimostrato di apprezzare molto l’incontro con i produttori che hanno raccontato con passione e competenza del loro lavoro, della viticoltura sulle aspre colline gattinaresi, della vendemmia manuale con la scelta dei grappoli migliori, delle operazioni di vinificazione e del lungo invecchiamento, amorevolmente assistito, che fa del Gattinara uno dei vini più rinomati a livello internazionale.
Si è iniziato a degustare il 2006, appena pronto al consumo ed alla vendita come da Disciplinare di produzione, confrontandolo con il 2005 e nella degustazione si sono potute evidenziare quelle che sono le diversità delle due annate, l’evoluzione organolettica positiva che l’invecchiamento conferisce al Gattinara e le caratteristiche inconfondibili di questo Nebbiolo dell’Alto Piemonte, quell’”amaro” piacevole tendente alla liquerizia, che Mario Soldati e Paolo Monelli (scrittori, giornalisti, buongustai, appassionati degustatori) sottolineavano nei loro commenti.
Cinzia Travaglini
Franco Patriarca
E gli interventi degli appassionati degustatori hanno saputo sottolineare tutte le sfaccettature d’un vino di grande qualità e valutare ed apprezzare i differenti stili che caratterizzano i cinque produttori, con il comune denominatore di una grande passione (che traspariva dai loro interventi) per il territorio che permea i loro vini.
In conclusione i Nebbioli dell’Alto Piemonte non hanno nulla da invidiare agli altri vini piemontesi derivati dallo stesso vitigno (Barolo e Barbaresco in primis):
tannini presenti ma già tendenzialmente morbidi, a garantire lunghi invecchiamenti, in perfetto equilibrio con l’acidità e l’alcol, con piacevoli sensazioni speziate e minerali a completare il complesso bouquet del Gattinara, che si è confermato vino di grande qualità.
Le belle foto sono di Donatello Lorenzo, Fotografo in Vercelli

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